PATTO EDUCATIVO

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

La scuola, ambiente privilegiato di apprendimento, luogo di incontro e di crescita di persone, può svolgere efficacemente la sua funzione educativa soltanto se è in grado di instaurare una collaborazione virtuosa tra i soggetti che compongono la comunità scolastica: il personale direttivo, i docenti e il personale ausiliario, gli alunni e i genitori.
Il patto educativo vuole essere lo strumento attraverso il quale sviluppare i reciproci rapporti, i diritti e i doveri che intercorrono tra l’istituzione scolastica e le famiglie degli alunni.
In questo percorso la scuola ha il compito di concorrere a sviluppare negli alunni la dimensione religiosa, culturale, sociale e affettiva in un ambiente cattolico e salesiano, in modo che utilizzino le loro potenzialità per acquisire le competenze utili per un positivo, personale e critico inserimento nella società. Per questo accompagna gli alunni nel loro processo di crescita perché maturino solide convinzioni e si rendano gradualmente responsabili delle proprie scelte.

La scuola si impegna a:
  •  tutelare il diritto ad apprendere, favorire lo sviluppo di abilità, conoscenze e competenze, garantire un piano formativo basato su progetti e iniziative mirati a promuovere il benessere e il successo dell’alunno;
  •  creare un clima sereno e corretto, in cui stimolare il dialogo e la discussione, favorendo la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno delle diverse abilità, l'accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta a ogni forma di pregiudizio e di emarginazione;
  • promuovere il talento e l'eccellenza, incoraggiare comportamenti ispirati alla partecipazione solidale e al senso di cittadinanza;
  • procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo adeguato ai programmi e ai ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità e motivando i risultati; concordare, nell'ambito dell’equipe di insegnamento, i tempi di effettuazione delle verifiche scritte/orali; distribuire in modo equo i carichi di studio; garantire la trasparenza della valutazione;
  • osservare scrupolosamente le indicazioni della legge n. 169/08 e del DPR n. 122/09 riguardanti la  valutazione degli apprendimenti e del comportamento dell’alunno;
  • comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi, sia nelle discipline di studio sia nel comportamento;
  •  far rispettare le norme di comportamento, i regolamenti e i divieti, compresi quelli relativi all'utilizzo di telefonini e altri strumenti multimediali;
  •  prendere adeguati provvedimenti disciplinari, seguendo il principio della finalità educativa delle sanzioni, in caso di infrazioni rilevate al regolamento della scuola;
  • prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli alunni, così da favorire l'interazione pedagogica con la famiglia;
  • coinvolgere gli alunni e le famiglie, richiamandoli ad un'assunzione di responsabilità rispetto a quanto espresso nel patto educativo e nel POF.
La famiglia si impegna a:
  • instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa;
  • condividere con i docenti linee educative comuni, consentendo alla scuola di dare continuità alla propria azione formativa;
  • attraverso un contatto periodico con i docenti, informarsi del percorso didattico-educativo dei propri figli, verificando che l’alunno segua gli impegni di studio e le regole della scuola con senso di responsabilità;
  • tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando quotidianamente l’agenda scolastica dell’alunno, prestando attenzione alle comunicazioni scuola-famiglia, firmando sempre per presa visione tutte le comunicazioni, partecipando con regolarità alle riunioni e agli incontri previsti; controllare e firmare i risultati delle verifiche;
  • aiutare i figli ad organizzare gli impegni scolastici, verificare che abbiano eseguito i compiti assegnati, aiutarli e sostenerli nei compiti a casa, evitando di sostituirsi a loro per avviarli gradualmente ad una crescente autonomia;
  •  controllare che l'abbigliamento dell’alunno sia decoroso e adeguato al luogo;
  • far rispettare l'orario d'ingresso e di uscita, limitare le entrate e le uscite fuori orario, controllare la regolarità della frequenza, giustificare in modo corretto ritardi e assenze (con la necessaria certificazione medica in caso di assenze superiori a cinque giorni);
  • condividere le regole e le sanzioni previste dal regolamento della scuola, mettendo in atto correttivi per migliorare il comportamento del proprio figlio, quando necessario; far capire ai figli che i provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica;
  •  intervenire con coscienza e responsabilità rispetto a eventuali danni provocati dal proprio figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico, anche con il risarcimento del danno. 
 L’alunno si  impegna a:

considerare i seguenti indicatori di condotta, responsabilizzandosi in tal senso:
  • RISPETTO: di persone, di leggi, di regole, di consegne, di impegni, di strutture, di orari;
  •  CORRETTEZZA: di comportamento, di linguaggio, di utilizzo dei media, di abbigliamento;
  • ATTENZIONE: ai compagni e alle proposte educative dei docenti;
  • LEALTÀ: nei rapporti interpersonali, nelle verifiche, in ogni situazione didattica e scolastica in generale;
  •  DISPONIBILITÀ: a migliorare, a partecipare, a collaborare.